martedì 17 giugno 2014

Discorso di insediamento del vicesindaco Adriana Del Tedesco

Pubblichiamo l'intervento del vicesindaco Adriana Del Tedesco durante l'insediamento del nuovo Consiglio Comunale di Fontanafredda il 12 giugno 2014.

Cari concittadine e cari concittadini,
oggi per noi tutti è un grande giorno.
Personalmente è anche una grande gioia, attesa, rincorsa e sperata che segue anni di faticoso impegno personale, del mio partito e della squadra tutta.
Ringrazio tutti coloro che ci hanno votato e che hanno dimostrato di porre fiducia in noi.
Tuttavia, noi ora siamo i rappresentanti di un’istituzione che deve amministrare e dobbiamo – ma anche vogliamo – conquistare la fiducia di coloro che non ci hanno votato.
Questo di assumere la totale rappresentanza è un dovere ma noi vogliamo trasformarlo in una sfida ed in un onore, l’onore di poter andare oltre il nostro risultato elettorale e lavorare con impegno per la cittadinanza tutta.
Non ci nascondiamo che molti sono i problemi da risolvere ma questa è una squadra forte, motivata che non temerà il carico di lavoro.
Metodo, merito, comportamenti ed innovazione saranno le nostre linee guida per cambiare e rendere più moderno il nostro comune. Questo senza perdere le nostre tradizioni, la nostra storia ed invece cercando di recuperare un po’ di quella semplice bellezza che da poveri avevamo a da ricchi stiamo perdendo.
Anche in occasione della formazione della nuova Giunta e nel raggruppamento dei referati, abbiamo cercato di portare qualche elemento di innovazione che forse merita qualche spiegazione.
Premesso che gli assessori previsti, nel caso del nostro comune, sono sei. Abbiamo tre donne e tre uomini, nel pieno rispetto della parità di genere a cui i principi contemporanei tendono. Abbiamo anche aggiunto tre consiglieri con delega per materie specifiche. Sindaco ed assessori percepiscono un’indennità mentre i consiglieri non hanno alcuna remunerazione legata a tale incarico.
In capo al Sindaco abbiamo posto, oltre alle tradizionali deleghe sulla Polizia Municipale, la cura dei Rapporti Istituzionali (non solo verso gli enti superiori ma un particolare riguardo verrà dato anche ai rapporti con i comuni limitrofi), una “Pianificazione Strategica ed Organizzazione” che ha il significato di poter collegare e monitorare periodicamente finalità ed obiettivi del nostro programma con le attività concrete poste in atto.
Abbiamo radunato in un unico comparto tutte le attività produttive, agricoltura compresa, ed il lavoro perché queste sono speculari e meritano maggiore attenzione anche in ambito comunale. Data tuttavia la pesantezza del carico su una sola persona, abbiamo pensato di far lavorare assieme un assessore con un consigliere con delega, conferendo a quest’ultimo alcune specifiche materie come il commercio, l’innovazione ed il lavoro.
Per i servizi ai cittadini erogati non direttamente dal Comune ma attraverso società partecipate (Rifiuti con Ambiente e Servizi, acqua e depurazione con Sistema Ambiente, trasporti con Atap) abbiamo ritenuto di volerle considerare insieme per non perdere di vista la forte necessità di continuo e stretto controllo della qualità dei servizi offerti e dei costi applicati. Le convenzioni con queste società partecipate saranno accuratamente vagliate e gli obiettivi saranno di fornire buoni servizi a costi più bassi. Anche i servizi sociali, essendo gestiti in forma aggregata da più comuni, nell’Ambito socio-sanitario, sono stati posti in capo con il medesimo criterio.
Infine, abbiamo voluto dare esplicita delega ad un altro consigliere per lo studio e la possibile applicazione dei finanziamenti europei ad alcune problematiche comunali o sovracomunali.
I lavori pubblici ed il patrimonio sono stati scissi in due persone, un assessore ed un consigliere con delega, per permettere un maggiore e puntuale controllo di tutte le opere pubbliche, appalti e necessità manutentive del nostro patrimonio. Su questo puntiamo molto anche per le competenze tecniche che ci sono al nostro interno.
Dulcis in fundo, la comunicazione non sarà più lasciata al caso o all’occasione celebrativa ma sarà costante ed in capo ad uno specifico assessore che la dovrà curare sia verso la coalizione, sia verso l’esterno, i cittadini. Con una rinnovata comunicazione e con le consulte di frazione, speriamo si possano improntare migliori relazioni anche con i cittadini e soprattutto cercare di spogliare dal “burocratese” decisioni e motivazioni, quindi parlare in modo chiaro su quello che si potrà fare e sugli eventuali limiti al nostro operato.
Come tutte le innovazioni, sicuramente sarà necessario apportare ancora degli assestamenti e forse ridefinire alcuni ambiti. Tuttavia, ci pare interessante, per ora iniziare con qualche cambiamento effettivo e soprattutto, con una migliore visione d’insieme. Gli assessori ed i consiglieri delegati non sono piccoli feudatari nel loro feudo ma persone che devono lavorare in squadra e per obiettivi comuni. Non dimentichiamo che la Giunta dovrà sempre prendere delle decisioni collegiali e che periodicamente questa dovrà relazionare al Consiglio sulla propria attività.
Anche sulle Commissioni consigliari vorremo poter incidere di più e meglio rispetto a quanto fatto in passato. Prossimamente saranno decise un certo numero di commissioni permanenti e temporanee che fungeranno da laboratorio su alcuni specifici argomenti e problemi. Un modo per coinvolgere tutti i consiglieri, specialmente quelli con meno esperienza, per poter dare loro un’occasione di maturazione ma anche a noi un’opportunità di raccogliere le loro idee ed i loro suggerimenti per migliorare la nostra capacità di amministrare bene.
Credo che non vi sia sfuggito che non esiste più la figura del Presidente del Consiglio Comunale, posizione che nella normativa regionale precedente era facoltativa per i comuni che, come il nostro, erano nella dimensione tra i 10.000 ed i 15.000 abitanti. Su questi l’attuale Giunta Regionale è intervenuta con nuova normativa del 2013 revocando la possibilità di esercitare tale opzione. Francamente, riteniamo che sia stata una decisione positiva per la marginalità della funzione e per limitare i tanti costi che già pesano sugli Enti Locali di piccola-media dimensione come il nostro.
Mi hanno insegnato che di deve concludere sempre nel segno della “speranza”: quella che i cittadini ci aiutino, ci segnalino, ci spronino anche ma che siano partecipi alla vita attiva di questo comune con gesti, atti, che vadano al di là del loro particolare individualismo.
Questa società ha un grande bisogno di superare la grande solitudine in cui siamo caduti. Siamo tutti pronti a vedere i diritti, spesso ad ignorare i doveri, tendiamo a rivendicare tutte le libertà possibili: ebbene, io penso che stiano tutte sulla medesima bilancia e che non si può caricare una parte più dell’altra se l’obiettivo è il raggiungimento dell’equilibrio.
Concludo qui augurandomi che oggi sia un buon giorno d’inizio, per tutti, consiglieri chiamati a ad amministrare o a condurre una legittima opposizione, per i cittadini tutti, a cui deve essere rivolto il nostro lavoro.
Grazie.

Adriana Del Tedesco

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