martedì 21 dicembre 2010

INTERROGAZIONE PD AL CONSIGLIO PROVINCIALE DI PORDENONE

Riparto contributi opere pubbliche anni 2009 e 2010
18/12/2010

Premesso che

Nell’autunno del 2009, con un’interrogazione e un’interpellanza, avevamo già sollecitato la giunta provinciale a valutare in modo attento la procedura seguita dal dirigente allora in carica nella formulazione della graduatoria per l’attribuzione dei contributi da destinare ai comuni per la realizzazione delle opere pubbliche, con riferimento al riparto dell’anno 2008,

Nei primi mesi del 2010 ci siamo fatti interpreti, anche presso il segretario generale, del disagio inevitabile di fronte alla necessità regolamentare, stante il ritardo di presentazione delle pratiche necessarie, di annullare alcuni contributi destinati ad alcune scuole pubbliche di alcuni comuni della provincia, segnalando per conseguenza, anche attraverso la stampa, che la procedura seguita per riammettere i comuni beneficiari al beneficio fosse da intendere quale segnavia di una più attenta gestione degli interessi collettivi, con la puntuale osservanza necessaria dei regolamenti,

Nell’estate 2010 avevamo sottolineato la difficoltà di comprensione del ritardo maturato nella predisposizione del riparto di tali contributi per l’anno 2009, giunta alfine opportunamente insieme al riparto 2010,

Avendo ascoltato

in modo diretto e attento la dirigente preposta - subentrata a chi, come noi avevamo immediatamente sottolineato a seguito dei risultati elettorali delle elezioni amministrative 2009, si trovava nella condizione di possibile conflitto di interesse - per cercare di capire le ragioni che l’hanno indotta a limitare il proprio ruolo di fatto alla sola stesura della graduatoria tecnica - ruolo che di per sé, com’è facile intuire, non abbisogna di un “lavoro dirigenziale” tant’è che si tratta di competenza dell’ufficio - attribuendo tale autolimitazione a carenze regolamentari e rimettendo infine alla responsabilità politica della giunta provinciale le decisioni relative alla discrezione di scelta nel riparto finale, con riferimento in particolare ai casi di parità di merito nel punteggio .

Rilevando pertanto, attraverso l’analisi attenta della relazione di giunta al riparto 2009-2010 incrociata con il riparto vero e proprio, che
- a fronte di un territorio provinciale amministrato in forma pressoché equivalente in termini di popolazione da forze di centrodestra e centrosinistra, i benefici del riparto sono al 65% ca. destinati ad amministrazioni del centrodestra e solo al 35% del centrosinistra
- nello stabilire la ripartizione, la giunta ha scelto criteri volta a volta diversi, facendo valere a volte dei criteri, per esempio “dell’importo più basso” che in altri ambiti non sono stati seguiti, creando perciò una situazione di mancata omogeneità o se si vuole di semplice arbitrarietà, ciò che lo spirito dei regolamenti per la disciplina dei criteri di riparto e il procedimento amministrativo in materia di contributi per opere e lavori pubblici approvati dal Consiglio Provinciale mirano esplicitamente ad escludere.
- a parità di graduatoria, si possono individuare alcune opzioni discrezionali che creano con chiarezza delle discriminazioni, quali ad esempio:
1. nel campo degli impianti sportivi – ambito sacilese – la preferenza data ad un finanziamento alla parrocchia Sant’Ulderico di Sacile (15.000 su 57.852 euro richiesti) rispetto all’importo più basso richiesto per la parrocchia di Chions (0 su 38.000 euro)
2. nel campo dell’edilizia scolastica pubblica – ambito pedemontana maniaghese – la preferenza data a Maniago (30.000 su 80.000 euro) rispetto a Sequals e Montereale, entrambe con richieste di importo più basso (0 su 60.000 euro)
3. nel campo dell’edilizia scolastica pubblica – ambito sanvitese – la preferenza data a Casarsa (35.000 su 125.000 euro) rispetto a Sesto al Reghena, che pure presentava una richiesta di importo più basso (0 su 115.000 euro)
4. nel campo dell’edilizia scolastica pubblica – ambito urbano – la preferenza evidente accordata nel 2010 a San Quirino per un importo di 50.000 euro, mentre la richiesta di Zoppola, pari graduatoria, viene chiusa ai 20.000 euro del riparto 2009
5. nel campo dell’edilizia scolastica privata – ambito urbano – mentre si finanzia con soli 3000 euro - pari al 6% ca. della richiesta pari a 18.500 euro - la scuola della parrocchia di Zoppola prima in graduatoria, si finanziano ben 60.000 euro alla scuola materna di Bannia di Fiume Veneto, con un contributo che supera il 50% di quanto richiesto di 116.400 euro, con una evidente mancanza di proporzionalità rispetto alla spesa prevista

A fronte di tali inequivocabili squilibri che, a dinanzi alla esplicita posizione assunta dalla dirigente, si configurano come espliciti atti di volontà politica, gli scriventi
Consiglieri provinciali
INTERROGANO
il Presidente della Provincia di Pordenone per sapere:

· Se si ritiene corretto l’iter seguito per l’effettuazione del riparto e dunque si affermi, come lascia intendere la dirigente nella stesura delle sue linee di indirizzo per il riparto, che quanto svolto in precedenza per l’anno 2008, sostanzialmente dalla medesima amministrazione, sia da ritenersi irregolare o quantomeno non congruo rispetto al regolamento in essere approvato dal Consiglio provinciale
· Se sia dovuta al caso o a qualche elemento non percepibile attraverso gli atti, la discrepanza di assegnazione “politica” rilevata complessivamente nel riparto
· Come mai nel parere di giunta per il riparto siano stati scelti criteri non omogenei per la distribuzione dei contributi
· Quali ragioni abbiano guidato le singole opzioni specificamente evidenziate dai 5 casi sopra evidenziati

Con Osservanza.
Giorgio Zanin Fabio Gasparini Angelo Masotti Cristofoli

sabato 4 dicembre 2010

PARTITO DEMOCRATICO CIRCOLO DI FONTANAFREDDA
Foglio di collegamento IL PD TRA NOI
"esce quando può"
novembre 2010


IL CONGRESSO DI CIRCOLO DI FONTANAFREDDA
Nella giornata di domenica 19 settembre 2010 si è tenuto il congresso del circolo del PD di Fontanafredda.
In questa occasione, c'è stata la riconferma a coordinatore di Virginio Saccon.
L'assemblea prevedeva anche l'elezione dei delegati al congresso e all'assemblea provinciale del PD ; Fontanafredda sarà rappresentata da Adriana Del Tedesco e dallo stesso Saccon.
A livello provinciale, è stato eletto segretario Antonio Ius, che ha avuto la meglio su Renzo Liva e Michele Padovese.
Con il congresso locale è stato anche nominato il nuovo direttivo del circolo, vero organo dirigente; le persone che ne fanno parte sono il giusto amalgama fra chi ha già una buona esperienza politica e chi ha deciso ora di dedicare un po' del proprio tempo alla gestione della cosa pubblica.
Considerato anche la vastità degli argomenti che meriterebbero di essere trattati, è stato ritenuto necessario, per essere più produttivi, strutturarsi diversamente quanto ad organizzazione interna: abbiamo deciso di dividere la nostra attività in tre aree, ognuna con un proprio responsabile.
Ci sarà un gruppo che si occuperà di quanto attiene l'urbanistica,l’ambiente,i lavori pubblici; quello che seguirà la scuola, la cultura e le politiche sociali; ci sarà il gruppo che si occuperà di lavoro, agricoltura, commercio.
Naturalmente queste non sono categorie chiuse, ma aperte ad ogni questione e alle persone che di volta in volta desiderano collaborare.
I temi trattati riguarderanno principalmente quanto accade nel nostro territorio e, quando necessario, verranno portati all'attenzione del Consiglio Comunale.
Il momento non è dei migliori, ci sarebbero mille motivi per fermarsi ed attendere, ma ci sono altrettanti motivi per andare avanti con coraggio e fiducia.
Per questo con questo “foglio” di informazione vogliamo portare alla conoscenza dei concittadini l’attività che il Partito Democratico sta svolgendo in Consiglio Comunale e nel Territorio.

LAVORO E OCCUPAZIONE
Lavoro ed occupazione sono stati, nell'anno 2010, settori di gravi difficoltà per il Comune di Fontanafredda. Le situazioni di crisi sorte nel 2009, stanno sortendo ora i loro effetti.
Solo per citarne alcune : chiusura della Revi, circa 35 posti di lavoro, chiusura della Rotocrom ad agosto 2010, persi 22 posti, chiusura della Euroform, con 37 persone in cassa integrazione, chiusura dello stabilimento di Fontanafredda della Sfs Intec ( ex Sassba), che avrà a regime 50 persone in meno.
Il Partito Democratico di Fontanafredda si è impegnato costantemente per portare a conoscenza di questa situazione gli organismi competenti e per invitarli ad assumere le misure più idonee, sfruttando le possibilità già previste dalla legislazione, atte a rendere meno pesante la situazione di chi è stato colpito dalla crisi.
Abbiamo presentato ordini del giorno in Consiglio Comunale, abbiamo organizzato una riuscita iniziativa sulla situazione economica locale, abbiamo messo in contatto fra loro più soggetti, intesi come persone ed istituzioni, interessati a questi eventi.
Se a queste situazioni di crisi, aggiungiamo anche il trasferimento del liceo D'Annunzio, è evidente l'indebolimento del tessuto socio-economico del nostro comune: va considerata anche la rilevanza dell'indotto, fatta di persone che comunque gravitavano nel nostro territorio in virtù di queste attività e la perdita di introiti fiscali per le casse comunali.
Dobbiamo purtroppo constatare che l'amministrazione comunale, se non sollecitata da noi, al di là delle buone intenzioni di rito, è stata latitante a questo riguardo, mentre questi sono argomenti che vanno al di là degli schieramenti politici, la crisi non ha colore.
Emblematico è stato un caso: la manovra finanziaria nazionale approvata a luglio prevedeva una norma che andava ad incidere sulla possibilità di percepire il trattamento pensionistico nei termini previsti, posticipando questo termine di almeno sei mesi. Questa norma va a colpire anche lavoratori già posti nelle liste di mobilità, costringendoli ad periodo senza nessuna retribuzione, proprio in virtù dello spostamento di questo termine.
Il problema era stato sollevato da alcuni lavoratori residenti nel nostro comune, ricadenti in questa situazione.
Il Circolo di Fontanafredda si è subito attivato con i parlamentari PD del Friuli Venezia Giulia, affinché venisse predisposto un emendamento alla legge finanziaria che andasse a sanare questa situazione.
Allo scopo di rafforzare questa possibilità, a luglio 2010 abbiamo presentato un ordine del giorno in Consiglio Comunale con il quale si chiedeva al Sindaco e alla Giunta di intervenire presso tutti i Parlamentari eletti nella regione Friuli Venezia Giulia perché, si rendessero parte attiva nei rispettivi Gruppi parlamentari al fine di emendare il decreto nella parte in questione.
Non c'era nessun riferimento partitico, si intendeva solo chiedere che tutti si attivassero a difendere i nostri lavoratori e le nostre imprese.
La votazione dell'ordine del giorno in Consiglio Comunale si è risolta con il solo voto a favore del consigliere Anese, del Partito Democratico, tutti gli altri, compresa parte dell'opposizione, hanno espresso voto contrario a questa dovuta richiesta, con la motivazione che non si poteva andare contro il governo centrale.
L'esito del voto ci ha generato profonda tristezza; non per questo comunque verrà meno il nostro impegno a favore del mondo del lavoro.

ACQUA A RISCHIO
Nel nostro vivere quotidiano siamo abituati ad acquistare e veder acquistare l’acqua da bere, anche se, come ci dicono gli esperti ,l’acqua del nostro acquedotto è preferibile, perché più controllata ed a consumo diretto. Il valore acqua ha un significato molto più ampio: ci serve per dissetarci, per preparare il cibo, per lavare il nostro corpo, gli indumenti e le abitazioni, per irrigare i nostri campi, per alimentare gli animali,…….. per far funzionare le nostre industrie…….
Sul tema acqua oggi più che mai è necessario fermarci a riflettere ed approfondire, superando il pregiudizio, abbastanza diffuso qui da noi, che ci fa pensare all’acqua come risorsa infinita ed inesauribile. Dobbiamo convincerci che così non è e che sul tema acqua è necessario ripensarne l’utilizzo, lo sfruttamento e la gestione.
A questo proposito è estremamente necessario essere informati e coinvolgerci sulla questione privatizzazione dell’acqua.

Le leggi approvate in questi ultimi anni, purtroppo, hanno tracciato un lento e progressivo cammino di privatizzazione dell’acqua e, se le cose non si modificheranno a seguito della pressione della società civile, rischiamo di ritrovare il “bene acqua” gestito da enti privati a scopo di lucro.
L’ultimo atto è avvenuto con l’approvazione del decreto denominato “Ronchi”, il quale prevede per il 2011 l’ingresso nella gestione dell’acqua di società private non garantendo la quota maggioritaria al pubblico, quale garante dell’utilizzo non lucrativo di un bene indispensabile alla vita.
In Friuli Venezia Giulia i Consorzi per la gestione del Sistema Idrico Integrato sono interamente pubblici e dipendenti dalle comunità locali, dove il controllo viene esercitato dalle amministrazioni locali per il bene di tutti e così dovrebbe rimanere.
Se le cose non cambieranno, dal 2011 potrebbe non essere più così

Il PD ha approfondito la tematica in due serate pubbliche, il 19 gennaio 2010 a Ranzano e il 15 febbraio 2010 a Fontanafredda mentre, su sua proposta, il Consiglio Comunale di Fontanafredda ha approvato, il 14 giugno 2010, una deliberazione che chiede al presidente della regione Tondo
-di attivarsi affinché il bene “acqua” sia dichiarato privo di rilevanza economica
-di impugnare il Decreto Ronchi davanti alla Corte Costituzionale, perché provvedimento che viola le competenze attribuite a ciascuna Regione in forza dell’art. 117 della Costituzione.

Il 19 luglio 2010 sono state depositate un milione e quattrocentomila firme raccolte dai Comitati nati in difesa dell’acqua pubblica. Queste firme, raccolte anche a Fontanafredda dal PD, serviranno ad indire tre referendum per annullare:
l’art.23 della legge 133/2008 (obbligo di privatizzare il sistema idrico integrato)gli art.150 e 154 della legge 153/2006 (gestione del servizio idrico attraverso società di capitali e remunerazione del capitale investito con possibilità di trarne profitti).
Rimane la necessità di non lasciar cadere l’attenzione al problema da parte di tutte le componenti della società perché, come l’acqua è un problema vitale, così il suo utilizzo deve essere gestito fuori da logiche di profitto. Rimaniamo vigili ed attivi e chiediamo fermamente alle istituzioni locali di opporsi all’applicazione di questa legge, indipendentemente dallo schieramento partitico.


NUOVE COSTRUZIONI NEL CENTRO DI FONTANAFREDDA
Il PD di Fontanafredda ha presentato opposizione a due diversi progetti di costruzione che verranno realizzati nel centro di Fontanafredda.
Si tratta di due aree: una di mq.1.820 che si trova nel giardino di una villa d’epoca in viale Grigoletti e su cui verrà edificato un edificio di mc.4.550; l’altra area di mq.6.970, sulla quale si edificherà per 11.500 mc., si trova tra via Grigoletti , via Monti, la fontana di acqua risorgiva e la statale Pontebbana.
Ci si chiede se sia opportuna un’iniziativa edilizia così pesante in un’area verde importante prospiciente la risorgiva di Fontanafredda e le Ville Cimolai-Le Maout. Riteniamo sia in gioco il futuro urbanistico ed architettonico del nostro paese, la cui salvaguardia ben utilizzata, avrebbe potuto acquisire una forte valenza storico-ambientale con ricadute interessanti anche dal punto di vista economico.
In sintesi, tramite il consigliere Anese abbiamo chiesto all’Amministrazione Comunale di modificare l’esagerato rapporto di cubatura 2,50 mc/1 mq. in zone di interesse storico, artistico e di pregio ambientale e di richiedere pareri e suggerimenti ad istituzioni pubbliche e private preposte alla conservazione dei beni culturali ed architettonici prima di intervenire su aree delicate come quelle citate, anche in considerazione del fatto che il Comune di Fontanafredda al momento pare non soffra di carenza abitativa.

La nostra richiesta non impedirà questa nuova colata di cemento, ma ha ottenuto il risultato di modificare la norma, in futuro le zone di interesse storico, artistico e di pregio ambientale dovranno mantenere le tipologie e le cubature esistenti.


RAPPORTI CON LA MAGGIORANZA
La metodologia del dialogo che il PD aveva auspicato nei confronti della maggioranza, purtroppo non ha funzionato. In diverse occasioni interrogazioni e ordini del giorno, pur riconosciuti validi e condivisibili sono stati respinti pregiudizialmente. La commissione bilancio, convocata dal suo presidente, il consigliere di minoranza Peruch, è andata deserta per ben due volte per la mancata presenza della maggioranza. Questo è sicuramente un buon parametro per misurare la correttezza dei rapporti e del reciproco rispetto e riconoscimento.

STRUTTURE "EX FESTA DELL'UNITA'"
Il PD ha posto a disposizione e sta formalizzando le modalità per l'utilizzo delle strutture (ancora efficienti) della "Ex Festa dell'Unità", integrandole in attività di associazioni locali, al fine di favorire momenti di aggregazione e coesione sociale. Naturalmente l'uso avverrà senza insegne di partito.

lunedì 29 novembre 2010

DAL GRUPPO CONSILIARE PROVINCIALE DEL PARTITO DEMOCRATICO

Il prossimo martedì, 30.11 c.m., a partire dalle 9.30 del mattino (in seconda convocazione a con orario insolito… dopo la mancanza del numero legale verificata dalla maggioranza al precedente consiglio) il Consiglio provinciale vedrà la discussione di ordini del giorno, interrogazioni e mozioni presentate dai consiglieri del PD, anche congiuntamente ai capigruppo degli altri partiti all’opposizione.
Invitando gli interessati alla partecipazione, si riassumono nel seguito gli argomenti proposti dalla nostra parte politica:

Ø Interrogazione di R. Bragatto (con Padovese e Diolosà) per verificare i passi intrapresi dalla provincia per la acquisizione della linea ferroviaria Pinzano- Casarsa. Il tema era stato già presentato e il consiglio aveva approvato la proposta che l’ente si facesse parte attiva nel coordinamento delle richieste dei vari Comuni e nel loro avanzamento verso la Regione. Ora si chiede di conoscere lo stato dell’arte in materia

Ø Interpellanza di R Bragatto (con Padovese e Diolosà) per chiedere come mai non si sia proceduto alla nomina di un vice comandante per la polizia locale dopo che era stato appositamente richiesto il cambiamento del regolamento approvato appena nello scorso giugno. Su questo tema i consiglieri del PD avevano fatto sentire la loro voce a garanzia della trasparenza della nomina e anche in difesa dei meriti e dei diritti degli addetti interni

Ø OdG presentato da G. Zanin insieme agli altri capigruppo della opposizione, uniti nel richiedere alla Provincia di pronunciarsi in modo netto e chiaro nel dichiarare la PROVINCIA LIBERA DA OGM. Il testo dell’odg è particolarmente ricco di argomentazioni per invitare all’uso del principio di precauzione e in difesa della ricchezza e varietà delle produzioni locali. L’argomento è troppo complesso per venire riassunto in poche righe, perché spazia da considerazioni sulle conseguenze per la salute umana e sulle condizioni economiche e sociali nei nostri paesi, fino a quelle – perfino più gravi- sull’impatto delle politiche delle multinazionali dell’ingegneria genetica sulle società in via di sviluppo. Il tema ha chiaramente una grande valenza politica e valoriale.

Ø OdG presentato da G. Zanin insieme agli altri capigruppo della opposizione, uniti nel richiedere alla Provincia di prendere posizione rispetto alla ipotesi che nella vicina Aviano possano venire ammassati ordigni nucleari provenienti da altri paesi. Questa voce è stata raccolta dalla stampa dopo recenti riunioni Nato, ove è stata avanzata la proposta di riunire l’arsenale nucleare non strategico in un minor numeri di sedi. L’aspetto politico più rilevante deriva dal silenzio con cui il nostro governo ha accolto l’ipotesi, mentre altri paesi interessati (Germania, Olanda e Belgio) hanno espresso una netta posizione di rifiuto ad accogliere tale arsenale. Il testo integrale dell’odg è consultabile sul sito www.giorgiozanin.com

La natura degli argomenti è tale da far prevedere che la discussione assumerà una vivace coloritura politica e pertanto è importante per la formazione politica di ogni iscritto, oltre che per quella dell’opinione pubblica,

Il gruppo PD ha presentato anche altre richieste di informazione (sulla situazione delle scuole alle prese con gli orari imposti dalla cosiddetta riforma Gelmini, sul ruolo dell’ATAP di cui la Provincia è azionista e sulla situazione logistica del nuovo edificio che accoglie l’istituto Flora).

venerdì 26 novembre 2010

Il circolo territoriale del PD di Fontanafredda invita iscritti, simpatizzanti e cittadini tutti ad un incontro con

- Antonio Ius , segretario provinciale PD
- Michele Padovese, vicesegretario provinciale PD


MARTEDI’ 30 NOVEMBRE 2010
ORE 20,30

presso il “Centro Polifunzionale La Risorgiva”
via Anello del Sole 265 (ex Liceo D’Annunzio)

Si parlerà della situazione politica, con un occhio particolare a problematiche locali quali:
- agricoltura
- rifiuti
- cave
- viabilità
- lavoro
- sanità

Modererà l’incontro:

- Virginio Saccon, coordinatore Partito Democratico Fontanafredda

lunedì 13 settembre 2010

PARTITO DEMOCRATICO
Circolo territoriale di
Fontanafredda.

CONGRESSO DEL PARTITO DEMOCRATICO
DI FONTANAFREDDA

DOMENICA 19 SETTEMBRE 2010 alle ore 8.45 presso il Centro Polifunzionale La Risorgiva, via Anello del Sole 265 (ex Liceo D’Annunzio).

Agli iscritti del Partito Democratico di Fontanafredda.

Dal 15 al 20 settembre 2010 si svolgeranno nella nostra provincia i Congressi di Circolo del Partito Democratico. Nel corso delle assemblee si terranno le votazioni per eleggere:

- il Segretario Provinciale ed i delegati all’Assemblea Provinciale,
- il Segretario di Circolo ed i componenti del Direttivo di Circolo.

Hanno diritto di votare tutti coloro che risultano iscritti al 31 dicembre 2009 ed hanno rinnovato l’iscrizione al PD per l’anno 2010 fino al momento dello svolgimento dell'assemblea di Circolo ed i nuovi iscritti entro il 21 maggio 2010.

Hanno diritto di candidarsi tutti coloro che hanno perfezionato l’iscrizione al PD per l’anno 2010 fino al momento della presentazione delle candidature.

Il programma di domenica 19 settembre, sarà il seguente:

- ore 8.45 accoglienza e registrazione partecipanti ed inizio eventuali iscrizioni e rinnovi.
- ore 9.15 apertura del congresso, costituzione presidenza assemblea e seggio elettorale
- ore 9.30 presentazione candidature segreteria provinciale e di circolo
- ore 10.00 intervento del segretario di Circolo Virginio Saccon e apertura delle votazioni
- ore 10.30 dibattito assembleare
- ore 11.30 chiusura iscrizioni e rinnovi e chiusura del seggio elettorale ed inizio scrutinio voti
- ore 12.00 chiusura del congresso e saluti.

Le candidature a segretario di circolo e le liste dei candidati ai direttivi di circolo devono essere presentate entro la mezz’ora successiva all’apertura del Congresso di Circolo.

Siete inoltre invitati GIOVEDI’ 16 SETTEMBRE 2010 alle ore 20.30 a SACILE presso la Sala Brugnacca (ex I.Nievo) viale Zancanaro ad un incontro con i tre candidati alla Segreteria Provinciale del Partito,
Antonio IUS
Renzo LIVA
Michele PADOVESE

Certi della partecipazione e del contributo di tutti, vi aspettiamo e salutiamo cordialmente.

Il Segretario di Circolo
Virginio Saccon


Fontanafredda, 11 settembre 2010

venerdì 10 settembre 2010

PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO PRESENTATA DAL PARTITO DEMOCRATICO DI FONTANAFREDDA

Al Signor Sindaco del
Comune di
Fontanafredda PN

Oggetto: presentazione ordine del giorno da inserire nella prossima
convocazione del Consiglio Comunale.


ORDINE DEL GIORNO

IL CONSIGLIO COMUNALE DI FONTANAFREDDA,

preso atto:

 che in provincia di Pordenone si sono sperimentate coltivazioni di mais transgenico contravvenendo a quanto disposto dalle vigenti leggi,
 che tali coltivazioni sono state successivamente distrutte da gruppi di persone appartenenti ad associazioni contrarie all’uso di OGM,

considerato :

 che possono coesistere diversi modelli di agricoltura, tradizionale o biologica,
 che sul tema, di essenziale importanza, quale la sicurezza alimentare , c’è in questo momento grande attenzione e dibattito,
 che ogni attività di sperimentazione agraria deve svolgersi nel rispetto di quanto previsto dalla legislazione nazionale e regionale,
 che reprimere, censurare o impedire tali sperimentazioni è compito della magistratura e delle forze dell’ordine,
 che il Consiglio Comunale di Fontanafredda, con delibera n.30 del 29.4.2010, si è impegnato a creare una Commissione Comunale che dovrà informare e sensibilizzare Cittadini, Produttori, Consumatori e Commercianti sugli effetti dell’utilizzo, del commercio e del consumo di prodotti contenenti OGM,

delibera


di porre in essere tutte le iniziative utili, per impedire il ripetersi di simili accadimenti e situazioni,

impegna il Sindaco e la Giunta

 ad intervenire presso il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia affinchè la Regione stessa svolga un’azione di controllo ma anche di ricerca sul versante della delicata questione dei prodotti transgenici, promuovendo una conferenza regionale che coinvolga associazioni di categoria del mondo agricolo, associazioni ambientaliste, associazioni di consumatori e istituzioni scientifiche, per promuovere la conoscenza ed il confronto sulle tematiche della sperimentazione e sul futuro dell’agricoltura.

Franco Anese, consigliere Partito Democratico


Fontanafredda, 3 settembre 2010

mercoledì 21 luglio 2010

Consiglio Comunale 28.7.2010

CONSIGLIO COMUNALE DI FONTANAFREDDA

CONVOCATO PER MERCOLEDI’ 28 LUGLIO 2010 ALLE ORE 17.00 SEDE COMUNALE CA’ ANSELMI, VIALE GRIGOLETTI 11, FONTANAFREDDA

ORDINE DEL GIORNO

1. COMUNICAZIONI DEL SINDACO

2. LETTURA E APPROVAZIONE VERBALI DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 14.06.2010 DAL N. 40 AL N. 48

3. ORDINE DEL GIORNO URGENTE PRESENTATO DAL GRUPPO CONSILIARE PD AVENTE AD OGGETTO : “ATTIVAZIONE BANDA LARGA

4. ORDINE DEL GIORNO URGENTE PRESENTATO DAL GRUPPO CONSILIARE PD AVENTE AD OGGETTO : “CRISI ECONOMICA ED EFFETTI DEL D.L. 31.05.2010 N. 78”

5. RATIFICA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 144 DEL 30.06.2010: “VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2020 – V^”

6. RATIFICA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 146 DEL 30.06.2010: “VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2020 – VI^”

7. PROGETTO DI FUSIONE PER INCORPORAZIONE DEL CONSORZIO DEL MOBILE DI BRUGNERA NELL’A.S.D.I. (AGENZIA PER LO SVILUPPO DEI DISTRETTI INDUSTRIALI – DISTRETTO DEL MOBILE SOC. CONS. A.R.L.) – RIAPPROVAZIONE

8. ARTICOLO 63/BIS DELLA L.R. 5/2007 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI ED INTEGRAZIONI. ESAME ED ADOZIONE DELLA VARIANTE URBANISTICA N. 30 AL PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE

domenica 11 luglio 2010

Ordine del giorno urgente presentato dal PD di Fontanafredda



Al Signor Sindaco del
Comune di
Fontanafredda PN


Franco Anese, consigliere comunale del Partito Democratico di Fontanafredda, intende riportare all’attenzione del Consiglio il problema del lavoro e dell’occupazione.
Già con precedenti interpellanze e iniziative è stato sollecitato il Consiglio ad attivarsi, nell’ambito delle sue funzioni istituzionali, per favorire ogni possibile strategia atta a ridurre l’impatto della crisi economica nella nostra comunità.
Nel Consiglio Comunale del 14 giugno scorso abbiamo ragionato sul fondo sociale costituito dalla nostra amministrazione e sull’aggravarsi della cristi occupazionale.
Attualmente il Parlamento sta affrontando la discussione del decreto legge 31 maggio 2010 n.78, nell’ambito della discussione sulla manovra finanziaria per il 2011-2012.
In tale decreto c’è un articolo che, se approvato, vanificherebbe molti accordi stipulati tra le aziende in crisi e i lavoratori messi in mobilità, lasciandoli completamente scoperti dal punto di vista degli ammortizzatori sociali e della maturazione dei requisiti per la pensione.
Questo avrebbe una ricaduta pesantemente negativa anche tra i lavoratori delle aziende in crisi del nostro Comune.
Al fine di sollecitare il Parlamento a tener conto di tali rischi ed evitarne le conseguenze propongo al Consiglio la seguente deliberazione:



ORDINE DEL GIORNO

IL CONSIGLIO COMUNALE DI FONTANAFREDDA,

preso atto che:

 a seguito della crisi economica, anche nel territorio comunale alcune aziende hanno sottoscritto accordi, presso la Regione Friuli Venezia Giulia, per la riduzione della forza lavoro;
 tali accordi nella loro struttura standard prevedono che, dopo un periodo di cassa integrazione straordinaria, possa essercene un altro di mobilità, variabile da uno a tre anni, in rapporto all'età della persona interessata;
considerato che:
 in funzione di questi dati certi, sono stati costruiti percorsi prestabiliti che mettono in relazione i requisiti necessari alla maturazione della pensione e la decorrenza della stessa, tali da farvi rientrare il maggior numero possibile di persone e dare la possibilità, alle più giovani, di rimanere in azienda;
 il decreto legge 31 maggio 2010, n° 78, nello specifico l'articolo 12, contiene provvedimenti che, se adottati, farebbero perdere di efficacia gli accordi sottoscritti;
 la cosiddetta “finestra mobile”, che fa decorrere l'ottenimento del trattamento pensionistico dopo un anno dal maturamento del diritto, costringerà a lavorare esattamente un anno in più e le persone che si troveranno alla scadenza della mobilità non avranno la copertura economica di tale periodo;
 nella norma un passaggio prende in considerazione questa ipotesi, ma individua percorsi incerti e di difficile attuazione;
 la generalità della norma andrebbe a colpire molti degli accordi aziendali già stipulati;

delibera

di porre in essere tutte le iniziative utili, per contribuire a sanare questa situazione ed

impegna il Sindaco e la Giunta

 ad intervenire presso i Parlamentari eletti nella regione Friuli Venezia Giulia perché, si rendano parte attiva nei rispettivi Gruppi parlamentari al fine di emendare il decreto nella parte in questione, in modo che non vada a ledere in nessuna forma, alcun accordo collettivo stipulato prima dell'entrata in vigore del decreto in questione;
 a trasmettere la presente deliberazione al Sig. Prefetto di Pordenone, per le iniziative di propria competenza.

Fontanafredda, 08. 07. 2010

venerdì 18 giugno 2010

Comunicato stampa.
Interrogazione sulle ragioni della penalizzazione di Pordenone nella ripartizione delle dotazioni del personale docente

In occasione d’un incontro, presso l’Aula Magna dell’Istituto Mattiussi, promosso unitariamente dalle organizzazioni sindacali della scuola, mi ero assunto, nel rispetto delle iniziative autonome di tali organizzazioni, l’impegno personale di predisporre un’interrogazione al Presidente della Regione ed all’assessore competente sui criteri applicati dall’Ufficio Scolastico Regionale per la ripartizione delle dotazioni organiche del personale docente per l’anno scolastico 2010/2011 nelle Scuole dell’Infanzia, nelle Scuole Primarie e nelle Scuole Secondarie di Primo e Secondo Grado delle province di Trieste, Udine, Pordenone e Gorizia. Non si tratta di aprire una specie di guerra tra poveri, vista la scelta del governo nazionale che ha imposto tagli drastici ed inaccettabili all’intero sistema scolastico nazionale, decisione che sta determinando e determinerà ancor più, pure nell’ambito di tutti i territori della regione Friuli Venezia Giulia, un riduzione pesante degli organici e dell’attività didattica. Ma la situazione della provincia di Pordenone, non si sa sulla base di base di quali motivazioni, viene ancora più pesantemente colpita.
Nell’interrogazione presentata alla Presidenza, pongo una serie di quesiti, che vogliono mettere in risalto questa situazione, che considero sbagliata e che non manifesta certo la correttezza delle scelte degli organi predisposti all’organizzazione delle attività scolastiche e della funzione di controllo e di garanzia che deve obbligatoriamente essere svolta dall’amministrazione regionale. Nell’interrogazione chiedo quali siano le ragioni delle evidenti differenze del rapporto alunni/posti tra le quattro province e in particolare di quello particolarmente penalizzante relativo alla provincia di Pordenone, soprattutto alla luce del maggiore incremento del numero di alunni evidenziatosi in questa provincia rispetto alle altre tre della regione. Domando, con riferimento alla scuola primaria, quante siano le famiglie che hanno richiesto il tempo scuola nelle diverse tipologie ( 24, 27, 30 e 40 ore ) in ciascuna delle quattro province e se le dotazioni organiche assegnate siano sufficienti a soddisfare le richieste avanzate. Con riferimento alla Scuola dell’infanzia nella Provincia di Pordenone richiedo di sapere quanti siano i posti assegnati rispetto a quelli richiesti, se siano state effettuate compensazioni tra i contingenti di organico destinati alla Scuola Primaria e quelli destinati alla Scuola dell’Infanzia, con una chiara penalizzazione di quest’ultima. Infine quale sia la ragione della decisione di disattendere l’indicazione ministeriale di determinare le dotazioni organiche della Scuola dell’Infanzia “nell’ottica della generalizzazione del servizio”, come indicato dalla Circolare del Ministero dell’Istruzione del 13 aprile scorso. Rispetto alla condizione della limitata capienza delle aule, condizione presente in più d’un istituto scolastico, quali siano gli atti concretamente compiuti dall’Ufficio Scolastico Regionale per adempiere alla prescrizione contenuta nella Circolare dello stesso Ministero dell’Istruzione relativamente alla necessità di prestare, nella definizione degli organici, puntuale attenzione a tali condizioni di disagio.
Paolo Pupulin consigliere regionale PD
COMUNICATO STAMPA.

UN ODIOSO ATTO DI DISCRIMINAZIONE NEI CONFRONTI D’UN BAMBINO DISABILE.

Mi ha colpito il caso denunciato dalla madre egiziana della palese discriminazione decisa dall’amministrazione Tondo, che ha negato l’assistenza ed il sostegno scolastico al proprio figlio affetto da sindrome di Down. Il Presidente della Regione, che vuol darsi un profilo aperto e sensibile, ha invece lasciato passare in tanti provvedimenti la logica della discriminazione generale nei confronti degli immigrati, persino a prescindere dalla regolarità della loro presenza in Friuli Venezia Giulia. Per queste scelte si deve ritenere assieme alla sua coalizione di destra, come corresponsabile d’un incredibile azione persecutoria nei confronti d’un bambino disabile. Bene ha fatto il Comune di Pordenone a garantire, ugualmente, con propri fondi la continuità del servizio di affiancamento del minore. Ma ritengo che, per la maggior parte dei cittadini della nostra regione, diventi sempre più insopportabile l’ immagine di regione chiusa ed arrogante, che esce da questi atteggiamenti, che non sanno riconoscere l’apporto di valori, di competenze e persino di rispetto delle regole e dei doveri che l’assoluta maggioranza della presenza immigrata sta dimostrando. Considero il caso denunciato, da questo punto di vista esemplare nella sua insensatezza. Per questo motivo ho deciso di presentare un’interrogazione in consiglio regionale, dove chiedo di conoscere come si intenda intervenire contro qualsiasi tipo di discriminazione nell’accesso ai servizi del Welfare regionale, tanto più odioso perché rivolto nei confronti dei bambini disabili. Chiedo pure di sapere come si intende rispondere alla richiesta dei Servizi sociali del Comune di Pordenone sull’applicabilità d’una norma contraddittoria con quelle dello Stato e della stessa Comunità Europea. Infine pretendo di conoscere come l’amministrazione Tondo ritiene di comportarsi a fronte dell’impugnazione davanti alla Corte Costituzionale da parte del governo nazionale “amico” contro una norma considerata dallo stesso esecutivo Berlusconi come ingiustificatamente discriminatoria nei riguardi non solo degli extracomunitari residenti, ma pure nei confronti degli stessi comunitari non residenti o residenti da meno di 36 mesi. Una discriminazione ingiustificata, che viola i diritti fondamentali riconosciuti dalla Costituzione che garantisce l’assistenza sociale ad ogni cittadino, tanto più se minore. A nome del gruppo consiliare del PD sono a manifestare la solidarietà nei confronti d’una madre e d’una famiglia coraggiosa e l’impegno continuo perché fatti simili non debbano più succedere.

Paolo Pupulin consigliere regionale PD

giovedì 20 maggio 2010

DAL GRUPPO CONSILIARE DEL PARTITO DEMOCRATICO
REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA



12.05.2010 - MORETTON: Sanità: aumenta la spesa!
Il contenimento della spesa nel comparto sanitario, annunciata da Tondo, va già in deroga, nonostante la grande conclamata decisione di essere coerenti con i tempi e sulla conseguente necessità di contenere la spesa.

E’ di oggi la notizia che la nomina del direttore sanitario dell’ospedale Santa Maria degli Angeli, come quella già avvenuta per l’Azienda sanitaria territoriale pordenonese, prevede uno stipendio, in entrambi i casi, notevolmente superiore rispetto a quello di chi li ha preceduti e di tutti gli altri direttori sanitari della regione. E’ evidente che ancora una volta si predica bene e si razzola male. Ci si chiede, e vorremmo avere delle risposte, perché si sia provveduto a fissare un trattamento economico maggiore per queste nuove designazioni, contribuendo a creare malumori e comunque a costituire un precedente, che certamente non va verso il risparmio.

C’è inoltre da porre l’accento che in momenti difficili come questo, in cui ci sono grandi appelli al risparmio, dove s’impongono grossi sacrifici ai cittadini, sarebbe un buon esempio incominciare dalle istituzioni e da chi ci governa imporre dei limiti, o comunque non preveder aumenti per chi riveste queste cariche di nomina regionale.
In tutto ciò desta sospetto il silenzio di Kosic.

E’ evidente che lascio a Tondo una risposta che sia plausibile, senza cadere nella retorica e nel populismo.

Trieste, 12 maggio 2010

giovedì 6 maggio 2010

24.4.2010
COMUNICATO DEL CAPOGRUPPO DELLA COMMISSIONE LAVORO DELLA CAMERA, CESARE DAMIANO: GOVERNO E MAGGIORANZA BOCCIANO MISURE ANTI CRISI


"Governo e maggioranza, nel respingere tutti gli emendamenti del Pd e della opposizione sugli ammortizzatori sociali, si assumono la responsabilità di negare al paese le risposte necessarie per difendere i lavoratori dalla crisi. Questa scelta è tanto più grave se si considera che tutti i nostri emendamenti ricalcavano la proposta di legge concordemente varata in commissione lavoro da maggioranza e opposizione. L'alibi delle coperture finanziare nasconde in realtà la volontà politica del governo di procedere da solo e di non fermarsi neanche di fronte ad accordi sottoscritti dalla propria maggioranza che vengono così stracciati. Dopo la cancellazione dei miglioramenti per il prolungamento della durata della cassa integrazione ordinaria e per il pagamento degli stipendi delle aziende in crisi, l'unico punto fondamentale ‘superstite' è quello del miglioramento delle tutele per i lavoratori a progetto che il Pd aveva chiesto con forza. Vigileremo affinché, dopo la fase di monitoraggio delle domande di tutela da parte dei lavoratori a progetto licenziati, tutte le risorse disponibili siano utilizzate per consentire il più facile e largo accesso dei lavoratori interessati a questi benefici e la più alta copertura salariale rispetto alla retribuzione percepita".
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Dichiarazione dell’on.le Ettore Rosato, deputato Pd
Lavoro: Pdl e Lega tutelano i forti contri i deboli

"Pdl e Lega hanno gettato la maschera e scoperto la vera natura della loro alleanza: tutelare sempre i più forti a scapito dei più deboli. In modo irresponsabile e sconsiderato, privo di qualsiasi giustificazione governo e maggioranza hanno votato contro l'estensione della cassa integrazione ordinaria fino a 18 mesi e impedito alle migliaia di lavoratori senza stipendio a causa della crisi delle proprie aziende di percepire, attraverso l'Inps, un anticipo che consentisse alle loro famiglie di avere una boccata d'ossigeno. Ci siamo sentiti ripetere in Aula che mancano le risorse. E' falso. La verità è che il governo non ha voluto trovarle. E' stata una scelta politica, mentre il Pd aveva indicato le coperture e dimostrato, con i propri emendamenti, che le risorse, potevano essere rintracciate. Il voto di oggi mette in evidenza un dato inequivocabile: la destra al governo fa aumentare le diseguaglianze, chi è ricco diventa sempre più ricco e chi è povero diventa sempre più povero. E pensare che si erano presentati agli elettori come i nuovi Robin Hood. Sì lo sono, ma al contrario."

venerdì 26 marzo 2010

Consiglio Provinciale del 31 marzo 2010

Cari cittadini della provincia di Pordenone,

desideriamo informarvi che MERCOLEDI’ 31 MARZO

si riunirà il Consiglio Provinciale alle ore 17.00.

All’odg, oltre a modifiche e integrazioni di regolamenti per l’assegnazione dei contributi per attività culturali e sportive, si svolgerà il dibattito relativo ad alcuni ordini del giorno proposti dall’opposizione (rintracciabili in parte su www.giorgiozanin.com):

- Odg per abbattere le emissioni di CO2 in Provincia,
primo proponente Giorgio Zanin (PD)
- Odg per l’istituzione di un pantheon provinciale,
primo proponente Luca Zanut (PD)
- Odg NO OGM in provincia,
primo proponente Giorgio Zanin (PD)
- Mozione contro il nucleare in provincia,
primo proponente Fabio Gasparini (IdV)

Data la valenza politica e culturale complessiva degli argomenti, sollecitiamo una presenza in aula qualificata. Vi chiediamo di collaborare dunque per la diffusione della notizia e per lo sforzo di partecipazione.

Giorgio Zanin

lunedì 22 marzo 2010

A proposito di nucleare

E ora la serietà è d’obbligo!”

Svanita la possibilità da parte della Regione FVG di partecipare a produrre energia attraverso il raddoppio della centrale nucleare di Krsko, finanziata dall’ENEL, ci chiediamo quali saranno ora le scelte di Tondo.
Ovvero, ci chiediamo se Tondo promuoverà il rigassificatore con progetto già avviato nella passata legislatura, o se si porrà nella condizione di portarsi una centrale nucleare in casa.
Anche in quest’obiettivo del raddoppio della centrale di Krsko, tanto osannato e dato per certo, Tondo ha fallito!
A questo punto vogliamo sperare che Tondo sappia opporsi al Governo nazionale in merito alla possibilità di fare in FVG una nuova centrale nucleare, evidenziando soprattutto i rischi trattandosi di regione a forte rischio sismico.
Sarebbe opportuno pertanto, che proposte, dichiarazioni, valutazioni concernenti qualunque argomento, che interessi la regione e la nostra gente fosse vagliato da Tondo e dalla sua Giunta con vero senso di responsabilità, con studi approfonditi per non mettere a rischio il territorio e ancor peggio continuare ad annunciare piani strategici che si vanificano nel momento in cui dovrebbero trovare attuazione.
Non può e non dovrà meravigliarsi Tondo se ancora una volta chiediamo maggiore serietà e concretezza, per cui invitiamo anche il Segretario regionale Gottardo, che molto ha a cuore l’attività di questa maggioranza, d’iniziare a essere più costruttivi ed efficienti producendo risultati perché le parole hanno ormai saziato tutti e oltrepassato ogni limite!

Moretton, capo gruppo PD

Trieste, 21 marzo 2010

Interrogazione sulla qualità dell'acqua

Sig. Sindaco del Comune di
Fontanafredda
p.c. Capigruppo Consiliari
Fontanafredda


Fontanafredda, 22.3.2010

INTERROGAZIONE URGENTE da presentare al primo Consiglio Comunale utile

Premesso che negli ultimi tempi il problema acqua è al centro delle attenzioni dei cittadini e che la loro sensibilità su questo problema è molto alta. Gli articoli sulla stampa locale (Il Gazzettino 18 marzo) riferiscono che nel nostro Comune l’incremento delle tariffe previste dall’ATO risulterà più elevato di altri e che gli aumenti colpiranno soprattutto le fasce di consumo medio basso, cioè la maggioranza delle famiglie;

considerato che l’Amministrazione Comunale ha insistito per aumentare la propria quota di partecipazione nel capitale sociale della società di gestione, Sistema Ambiente e lì “dirottare” parte delle risorse del nostro bilancio risparmiate dalla gestione diretta del servizio acquedotto;

preso atto che il pozzo di prelievo che si trova sul nostro territorio e da cui attinge anche il Comune di Brugnera, a detta di molte persone competenti, fornisce alla fonte un’alta qualità dell’acqua, tale da essere definita “oligominerale”, cioè in grado di poter sostenere l’esame del Ministero per una richiesta di concessione e di vendita come altre acque minerali della regione;

visto che diverse e ripetute risultano le segnalazioni da parte di molti utenti del nostro comune sulla cattiva qualità dell’acqua al rubinetto soprattutto in certe giornate e a causa della sua eccessiva clorazione;

ritenuto che il nostro comune abbia ampiamente titolo sia all’interno dell’ATO, sia all’interno di Sistema Ambiente di poter avanzare delle proposte migliorative del servizio di ritorno ai cittadini
INTERPELLO

il Sig. Sindaco perché valuti attentamente il problema e si attivi perché l’ottima qualità dell’acqua di Fontanafredda sia restituita ai cittadini anche al rubinetto. Suggerisco di compiere gli atti necessari presso le sedi competenti perché vengano installate delle stazioni intermedie di clorazione ed un monitoraggio al fine di ottenere una maggiore razionalità nei dosaggi del cloro, considerata anche la lunghezza del percorso dai pozzi di prelievo alle unità terminali. Ricordo infine che l’eccesso di cloro nell’acqua potabile come ormai molta letteratura scientifica evidenzia, non è un problema da sottovalutare per la salute di cittadini e che il Sindaco è l’autorità prima che se ne deve far carico.

Partito Democratico
Franco Anese

Interrogazione su fondo sociale Comune Fontanafredda

Sig. SINDACO del Comune di
Fontanafredda

p.c.Capigruppo Consiliari
Fontanafredda



Fontanafredda, 22/03/2010



INTERROGAZIONE URGENTE da presentare al primo Consiglio Comunale utile.


A fine anno, in un discorso ai cittadini, il Sindaco comunica alla stampa, prima che al Consiglio Comunale, la sua intenzione di costituire un “Fondo sociale” “aperto e svincolato dalla burocrazia” che sia di “facile fruizione” per i lavoratori del Comune che risentono della grave crisi occupazionale. Da quello che si evince da quella comunicazione, il fondo dovrebbe essere alimentato da contributi pubblici e privati e l’affidamento della gestione del fondo sarebbe da affidarsi ad una Associazione. Il Sindaco sempre dai giornali, si appella perché tutti contribuiscano a questa iniziativa.

Siamo a marzo, la crisi ancora si sente e molte famiglie si trovano tuttora in grave difficoltà. Non ci risulta invece di aver visto un seguito concreto a questa proposta.

Pur volendo apprezzare le buone intenzioni dell’annuncio, in mancanza di seguito all’idea, urge la necessità di richiedere chiarimenti sul tema e formulare alcune riflessioni:

- Premesso, in via generale, che sarebbe auspicabile per i lavoratori in difficoltà poter accedere a dei “diritti” eguali per tutti anziché a della “carità istituzionalizzata”;
- Considerato tuttavia che il protrarsi della crisi e la veloce erosione della cassa integrazione, danno consistenza alla nascita di altri strumenti di emergenza gestiti anche dall’ente locale;
- Dato atto che la soglia della povertà si sta alzando e coinvolge un sempre crescente numero di cittadini, di qui un innalzamento del valore minimo ISEE a 15.000 €;
- Visti i vincoli di bilancio e la penuria di fondi è necessario rendere più responsabile ed oculata l’azione amministrativa dei sindaci;
- Ritenuto che l’iniziativa enunciata possa essere di interesse e di utilità per la nostra comunità nonché pienamente condivisibile dalla nostra coalizione;

si chiede al Sindaco


- se l’idea del Fondo Sociale sia stata una “favola” per alleviare le preoccupazioni delle famiglie in periodo natalizio o se si intenda seriamente proseguire su questa strada;
- se si pensa ad un percorso costruttivo, come si ritenga di portarlo avanti. Proponiamo di costituire da subito un gruppo di lavoro consiliare per giungere velocemente ad una rapida definizione dell’iniziativa e della sua regolamentazione.


Molte infatti sono le domande aperte:

- Se il fondo dovrà contare su contributi pubblici e privati, che caratteristiche giuridiche dovrà avere? Forse una ONLUS?
- Su quali capitoli di bilancio si andrà a pesare?
- Quale regolamento dovrà avere?
- Con quali regole e regime fiscale si potranno ricevere i contributi dei privati ?
- Quanto e come interverranno gli amministratori pubblici con proprie disponibilità?
- Chi sarà il gestore del fondo e quali caratteristiche dovrà avere?

Suggeriamo altresì, da subito, alcune proposte:

- per reperire più risorse dal bilancio pubblico, mettere in atto tutte quelle iniziative atte a migliorare i controlli dei costi e al recupero dei risarcimenti danni laddove possibili. Esempi: migliori controlli sul calcolo degli oneri di urbanizzazione delle zone C dove l’Amministrazione accetta pedissequamente i conteggi delle immobiliari; maggiori controlli sulla buona esecuzione di lavori appaltati dall’ente pubblico e sulla rispondenza dei materiali ai capitolati d’appalto; attivare tutte le forme legali di risarcimento dei danni quando provocati da progettazioni e da esecuzioni carenti, esattamente come farebbe un privato;
- porre più attenzione alla valenza delle contribuzioni pubbliche date alle associazioni, o almeno a quelle più consistenti. Un fondo per le famiglie dovrebbe valere più di una superficiale festa dell’acqua …
- perché anche i cittadini aderiscano, occorre dare l’esempio: esistono diversi casi in Italia in cui gli amministratori rinunciano alle loro indennità a favore del bilancio comunale e recentemente anche un programma televisivo ne ha parlato. Perché non iniziare proprio da qui, dalla rinuncia alle somme percepite da sindaco, assessori e presidente del consiglio a favore delle casse comunali per poi finanziare il fondo. Un calcolo approssimativo potrebbe portare sicuramente ad accantonamenti di almeno 7.000 € al mese, il che significa ca. 84.000 € all’anno.


Rimaniamo in attesa di una concreta e sollecita risposta perché lo chiedono i nostri concittadini che non possono rinviare le scadenze e le difficoltà in cui si trovano e pretendono da noi tutti serietà e coerenza. Da Natale siamo a Pasqua: mentre auspichiamo di abbattere la famigerata burocrazia rischiamo di morire di inedia.


Partito Democratico – Franco Anese

mercoledì 17 marzo 2010

Iniziativa sulla scuola a Cordenons

Il Governo mette in
ginocchio la scuola
| mercoledì 17 marzo 2010 | ore 20.30

il Circolo PD di Cordenons organizza:
CONVEGNO sulla SCUOLA
Presso Centro Culturale “A. Moro”
sala “R. Appi” di Cordenons

Ribadiamo la centralità della scuola pubblica e la necessità di fare
riforme che investano sul sistema scolastico per un apprendimento di qualità che richiede giusti investimenti e non tagli indiscriminati.

Relatori:
Franco CODEGA
(Consigliere regionale del Pd)
Sergio CHIAROTTO
(Dirigente scolastico del Liceo Leopardi-Maiorana)
Donato LAMORTE
(Segretario regionale CISL Scuola FVG)
Sonia D’ANIELLO
(Rappresentante del Comitato Genitori Pordenone)
Alberto FENOS
(Vicesindaco e assessore alla Cultura, Istruzione e Associazionismo di Cordenons)
In discussione:
- I tagli di organico
- Il taglio del tempo scuola: del tempo pieno e della mensa
- L’aumento del numero degli alunni per classe
- Gli effetti del maestro unico nella primaria
- Il ripristino dei voti e l'obbligo del 6: una parvenza di "serietà"
- ll tetto del 30% degli studenti stranieri per classe
- Il ritorno all’indietro nell’assolvimento dell’obbligo scolastico
- La ristrutturazione della scuola superiore
- Il boicottaggio dell'autonomia scolastica
- La cancellazione della geografia come disciplina scolastica
Circolo PD Cordenons – P.zza della Vittoria, 4 - 33084 (PN)
http:// pdcordenons.wordpress.com

Iniziativa sulla salute

Partito Democratico Provincia di Pordenone
Circolo territoriale di Roveredo in Piano

Organizzano
>UN DIBATTITO PUBBLICO SUL TEMA:
SALUTE E SANITA’:
Servizio o Business?

Venerdì 19 marzo
0re 20.30
Sede Polifunzionale - Via Carducci, 19 (vicino RSA)
ROVEREDO

Moderatore
Fabio Fabiani
Relatore

Sergio Lupieri
Nuovo Piano Sanitario Regionale
Lodovico Sonego

Nuovo Ospedale di Pordenone:
entrano i privati?
Giorgio Siro Carniello
Nuova Sanità nel pordenonese: la rete degli ospedali o gli ospedali nella rete?

Franco Igne
Medicina territoriale: indietro tutta?

Alfonso Colombatti
IRCCS – Istituto CRO di Aviano
Discussione ed interventi vari

Sono inviatati amministratori locali, rappresentanti delle associazioni, cittadini della zona di Roveredo.

sabato 6 febbraio 2010

NUCLEARE FVG:
PD PRESENTA PROPOSTA DI LEGGE CONTRO CENTRALI
IN REGIONE

Trieste, 4 febbraio 2010
Precludere l'installazione di impianti di produzione di energia nucleare di terza generazione in Friuli Venezia Giulia, in assenza di intese con lo Stato sulla loro localizzazione.

Lo prevede una proposta di legge del Pd in Consiglio regionale, finalizzata allo sviluppo sostenibile del sistema energetico regionale e presentata oggi dal capogruppo Gianfranco Moretton e dal consigliere Franco Brussa.
La proposta di legge prevede che sia preclusa l'installazione di impianti, la fabbricazione di combustibile nucleare, lo stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, oltre ai depositi di materiali e rifiuti radioattivi.
La proposta prevede anche che entro 90 giorni dall'entrata in vigore della legge la Regione censisca tutto gli edifici di proprietà dell'Amministrazione situati sul territorio regionale stimandone il fabbisogno energetico.
Entro i successivi 120 giorni, si prevede che la Giunta approvi un programma triennale di interventi per assicurare almeno la sufficienza energetica.
"Il Governo di Renzo Tondo si muove in maniera scomposta - ha affermato Moretton - non dicendo nulla sulla possibile collocazione in regione di centrali nucleari".
"Vogliamo stanare il Presidente Tondo - ha aggiunto Moretton - affinchè dica formalmente “no” nelle sedi preposte al nucleare e alla partecipazione azionaria della centrale di Krsko (Slovenia)".
"Non siamo ottusamente contro qualsiasi impianto nucleare - ha sottolineato Moretton - e guardiamo con attenzione agli impianti di quarta generazione. Noi chiediamo anche il rilancio del Piano regionale dell'Energia, che puntava al rilancio delle fonti rinnovabili".
"Il Friuli Venezia Giulia non solo è autosufficiente in termini dienergia - ha affermato Brussa - ma è anche esportatrice".
Ripercorrendo le tappe che in sede parlamentare fanno convergere su Monfalcone (Gorizia) l'attenzione rendendolo un possibile sito per un impianto nucleare, Brussa ha sottolineato come la Regione "sia stata silente. Questa proposta vuole fare emergere le reali intenzioni di questa amministrazione regionale". (ANSA).

domenica 24 gennaio 2010

L'Unità, 20 gennaio 2010

Processo-breve per lui, 500 mln per loro. L'Anm: «È una resa alla criminalità»

Pier Luigi Bersani è tornato a criticare il processo breve. «È un tema di discriminazione palese e questo può vederlo chiunque», ha detto il segretario del Pd a margine di un ricordo alla Camera di Paola Manzini. Bersani ha auspicato che nel passaggio del testo dal Senato a Montecitorio «possano risultare più chiari» gli effetti della norma e possa esservi «qualche elemento di valutazione e giudizio in più anche per la maggioranza che deve riflettere». In ogni caso, ha ribadito, «credo che alla Camera combatteremo con forza» contro la legge.

Niente mezze misure nemmeno per l'Associazione nazionale magistrati. Scempio penale. «Questa è la resa dello Stato di fronte alla criminalità. Noi abbiamo il dovere di denunciare la gravità delle conseguenze di questa legge». Così Giuseppe Cascini, segretario dell'Anm, commenta su Ecoradio il sì del Senato al processo breve. «Il presidente del Consiglio continua ad avere scarso senso delle istituzioni usando espressioni ingiuriose nei confronti dei magistrati - rileva Cascini - per reagire a questa pretesa persecuzione giudiziaria la maggioranza e il governo decidono di distruggere l'intera giustizia penale in Italia. Si stanno mettendo in discussione le fondamenta dello Stato democratico».

Il male principale, secondo il segretario del sindacato delle toghe, «è realmente il tema della durata dei processi. Abbiamo indicato una serie di interventi possibili anche senza investimenti per garantire una migliore funzionalità della macchina giudiziaria. In Italia, purtroppo, ogni volta che si parla di riforma della giustizia vengono fuori solo due temi: le vicende personali del presidente del Consiglio e come fare per dare maggiore potere alla politica per controllare i magistrati. La giustizia che riguarda tutti i cittadini - conclude Cascini - non interessa nessuno».

Leggendo con attenzione il decreto passato ieri al Senato, emerge poi un vero scempio contabile. Un mancato incasso per la casse dello Stato che si aggira su centinaia di milioni di euro. Non solo negata giustizia per i cittadini che vedranno dichiarati morti processi ancora non conclusi. Anche un danno erariale di cui, chissà quando, sarà possibile avere un conteggio preciso. Siccome il processo breve prima versione era ad alto rischio di incostituzionalità, proponenti e relatori si sono dati da fare per allargarne il più possibile i campi di applicazione oltre il penale, coinvolgendo anche i reati contabili e le persone giuridiche, la responsabilità amministrativa delle società, quelle di Berlusconi comprese.

La verità è che sarebbe più giusto definire il processo breve una norma non per una persona sola (Berlusconi) ma «per la casta» (il copyright è di Gianpaolo D’Alia, Udc), in difesa dei privilegi e degli abusi della casta. I reati contabili, ad esempio. Il Pd sta preparando un’interrogazione parlamentare per sapere nel dettaglio quanti sono i procedimenti davanti ai vari distretti della Corte dei Conti destinati a morire con il processo breve, a quanto ammonta il danno erariale e a quanto il mancato incasso per lo Stato, cioè il risarcimento a cui sono stati condannati i vari amministratori che hanno sprecato e frodato le casse pubbliche. Il senatore Casson ha un dato che parla di 500 milioni di euro di danno erariale (inferiore è la cifra del risarcimento). Angelo Buscema, presidente del sindacato delle toghe contabili, ha avviato un monitoraggio nei vari distretti per avere nel dettaglio i giudizi che da subito verrebbero spazzati via dal provvedimento (decadono i procedimenti se dalla citazione a giudizio sono trascorsi cinque anni senza che si sia arrivati a un giudizio di I grado).

Le regioni più interessate sono Lazio, dove pendono giudizi di responsabilità per le consulenze ministeriali e sul caso Rai-Meocci, Lombardia (inchieste su appalti, sanità e assunzioni facili da parte del sindaco Moratti) e Campania dove sono incardinate da più di cinque anni molti giudizi che riguardano i rifiuti. I magistrati contabili spiegano che il problema non è la lunghezza dei loro processi quando il fatto che spesso devono sospenderli in attesa del penale.

Tra i sicuri beneficiati dalla norma emerge, in pieno conflitto di interesse, il senatore Giuseppe Valentino, ex di An, che ha un giudizio pendente davanti alla Corte dei Conti del Lazio per una storia di sprechi e consulenze quando era sottosegretario alla Giustizia con il Guardasigilli Roberto Castelli. Bene: Valentino è anche l’autore delle norma, colui che materialmente l’ha scritta per salvare, quindi, se stesso. Altri beneficiati sono lo stesso Castelli (anche lui ha dato una mano a scrivere il testo), gli onorevole Iole Santelli e Alfonso Papa, tutti del Pdl, coinvolti in quella stagione di consulenze facili.

Un’altra faccenda che rischia di essere cancellata riguarda l’ex cda della Rai, a maggioranza di centrodestra, che nel 2005 nominò Alfredo Meocci direttore generale Rai pur essendo incompatibile. La Procura regionale della Corte dei Conti ha chiesto 50 milioni a 16 sedici persone tra cui l’ex direttore generale Flavio Cattaneo e l’ex ministro dell’Economia Domenico Siniscalco.
Tra i beneficiati risultano, al momento, anche il sindaco di Milano Letizia Moratti per un procedimento che ancora una volta riguarda assunzioni e consulenze al comune di Milano. E molti amministratori campani che in questi anni hanno sperperato decine di milioni di euro con il business dei rifiuti.

Il processo breve è un’amnistia generale. Non solo penale. Anche, soprattutto, contabile. Per non parlare dei benefici per le società tra cui Telecom (dossier Tavaroli), Impregilo (750 milioni di illecito profitto negli appalti dei rifiuti), la Green holding di Grossi e Italease imputata per omessa vigilanza sui presunti reati commessi da ex manager della banca. Più casta di così.

giovedì 21 gennaio 2010

Moretton, capogruppo PD:
“KOSIC HA FALLITO! PIANO SANITARIO DA RIFARE!”

E ora la maggioranza conviene con quanto, da qualche tempo, il gruppo PD sostiene in merito al piano sanitario presentato da Kosic.
La maggioranza converge sull’opportunità di rivedere totalmente il piano di Kosic con l’obiettivo di salvare e tutelare tutte le strutture ospedaliere, puntando piuttosto a renderle più efficienti e meno dispendiose dal punto di vista burocratico-amministrativo.
Con questi presupposti, credo possa aprirsi un dialogo. Torniamo pertanto a quanto lasciato dalla passata legislatura e impostiamo, su quella base , le nuove linee direttive programmatiche con alcuni punti fermi: a) le strutture ospedaliere permangono; b) l’azienda unica dovrà aspettare e le attuali ridistribuite in tre aziende. In questo modo l’utente non sarà costretto a subire il grave disagio di vedersi togliere totalmente anche l’attività più semplice di assistenza ospedaliera. In questo modo le strutture rimangono abilitate e possono comunque garantire tempi brevi per le varie specialità.
E’ evidente che gli esiti del vertice della maggioranza del centro-destra ci danno ragione. A distanza di quasi due anni viene riconosciuto come il nostro piano, oltre ad avere una sua logica, aveva iniziato un percorso innovativo e ridimensionato della sanità. I fatti danno ragione alle denunce del gruppo PD che da due anni evidenzia l’aleatorietà e la fumosità delle proposte di Kosic: grandi parole e progetti sconfessati poi dalla sua stessa maggioranza. A questo punto mi pare che ogni commento sia inutile!
Ovviamente il PD come sempre è disponibile a un confronto e a una collaborativa partecipazione, finalizzata alla stesura di un piano sanitario che trovi continuità nel tempo. L’auspicio è che il messaggio arrivi e venga accettato da questa maggioranza pensando al bene e alle opportunità della nostra regione.

Trieste, 20 gennaio 2010


________________________________________
Partito Democratico
Circolo di Sacile



Il Circolo del Partito Democratico di Sacile organizza

UN DIBATTITO PUBBLICO SU

FINANZIARIA REGIONALE,
PIANO SOCIO SANITARIO 2010-12
TAGLI, RIDUZIONI, RESTRIZIONI
L’OSPEDALE DI SACILE NON PIU’ MENZIONATO



MARTEDI’ 26 GENNAIO 2010, ORE 20.30
SACILE
EX CHIESA DI SAN GREGORIO - VIA GARIBALDI

relatori
Ezio Beltrame
già Assessore regionale alla Salute e Protezione Sociale nella Giunta Illy

Paolo Pupulin
Consigliere regionale del Partito Democratico

interverranno
Gilberto Tomasella, Giovanni Buttignol, Franco Igne e Daniela Pillon
Consiglieri comunali del PD

coordina
Massimo Poletto
Segretario del Circolo PD di Sacile

I CITTADINI SONO INVITATI A PARTECIPARE

PD, Circolo di Sacile, v.lo Zamboni, 1 - c.i.p. 11/01/2010

giovedì 14 gennaio 2010

ACQUA: BENE ESSENZIALE
DI TUTTI
O AFFARE PER POCHI?

“Il decreto Ronchi e la privatizzazione
della gestione dell’acqua e del servizio idrico integrato”
ne parliamo

MARTEDI’ 19 GENNAIO 2010
ORE 20,30
presso la sala ex latteria di Ranzano

Interverranno:

- Alberto Carniel, già direttore ARPA F.V.G.
- Stefano Del Cont Bernard, Sindaco di Aviano, Presidente A.T.O.
Occidentale
- Luciano Nonis, Direttore Generale Sistema Ambiente S.r.l.

Concluderà:
- Gianfranco Moretton, capogruppo in Consiglio Regionale del Partito
Democratico
Moderatore:
-
- Franco Anese, Consigliere Comunale Partito Democratico Fontanafredda

In collaborazione con il circolo di Fontanafredda di “Italia dei Valori”
e con le liste “Idee in Comune” e “La Rosa”.

C.i.p Via L.Sturzo 1, 33170 Pordenone.

lunedì 11 gennaio 2010

Osservazione su P.A.C."Corte Grigoletti"

Al Sig. Sindaco del
Comune di Fontanafredda
Via Puccini 8
33074 Fontanafredda

p.c. ai Capigruppo Consiliari


Fontanafredda, 21.12.09

Opposizione al P.A.C. “ Corte Grigoletti” adottato il 19.10.09

Il sottoscritto Franco Anese, in qualità di Consigliere Comunale del Gruppo del Partito Democratico, esaminata la documentazione agli atti sul P.A.C denominato “CORTE GRIGOLETTI” situato in zona centrale e strategica della frazione di Fontanafredda e ricadente in zona A3, formula qui di seguito la seguente opposizione:

- premesso che l’iniziativa edificatoria insiste su un’area di mq. 1.820 identificata dal mappale 5 del foglio 40 che, sebbene catastalmente indipendente, è in realtà il giardino di una villa d’epoca e di pregio del contesto storico di Fontanafredda;

- ricordato che tale villa aveva nel passato un parco molto più ampio, di cui il cosiddetto “brole” retrostante l’abitazione, era stato già più e meno recentemente spezzettato e ceduto per realizzazione di vari fabbricati residenziali, da ultimo oggetto di costruzione di una supposta casa di riposo per anziani di iniziativa privata;

- atteso che la storicità e la preservazione architettonica ed ambientale viene comprovata dalla sua classificazione in A3, fatto confermato nel tempo anche da più amministrazioni comunali che si sono succedute;

- verificato che l’area di delimitazione della A3 comprende sia l’edificio storico sia il lotto interessato dal PAC (a prova del fatto che prima anche la proprietà era unica) e pertanto che qualsiasi intervento sul lotto dovrebbe essere unitario e caratterizzato da tipologie conservative e solo in funzione della valorizzazione della esistente villa;

- appurato che le norme tecniche di attuazione del PRGC per le zone A3 si parla di “preciso e qualificato interesse storico, artistico e di pregio ambientale che va mantenuto e salvaguardato”, si prescrive l’osservanza di linee guida e di “metodologie rispettose dell’interesse storico, artistico e di pregio ambientale”. Lo stesso PAC le ricorda e comprova che la progettazione urbanistico-edilizia dovrà garantire il permanere delle strutture originarie ed il mantenimento delle fronti e delle corti interne;

- confermata la palese contraddizione che le norme evidenziano tra la conclamata intenzione conservativa delle A3 e la consistente cubatura concessa: 2,50 mc su mq., rapporto di copertura massimo 40% ed addirittura la possibile previsione nel PAC di deroghe (giustificate) alla distanza dal ciglio stradale.
Tutto ciò premesso, il sottoscritto a nome del gruppo del Partito Democratico formula una determinata opposizione al PAC presentato con le seguenti motivazioni:

1) è palese la contraddizione tra conservazione e pesante impatto edificatorio di mc. 4.550 sul mappale 5 di mq. 1.820 mq. (proprietà C.F.Costruzioni sas, Sacile) che è considerato nel PAC in modo disgiunto dall’edificio storico attualmente di altra proprietà. Ci si chiede ragionevolmente come possa esistere che un PAC, che ricade in ambito conservativo A3 e la cui classificazione trae origine proprio da un edificio storico (la villa), possa essere oggetto di intervento indipendente dal contesto da cui nasce. Va ricordato poi che la nuova costruzione svaluterebbe anche economicamente la villa medesima.

2) Questo ancora di più se si guarda alla possibilità di deroga alle distanze dai confini e dal ciglio stradale, dove non risulta sia rispettata nemmeno la distanza di ml. 5 da una delle vie principali del paese, via Grigoletti, traendo opportunistica motivazione dalla presenza della recinzione di un muro in pietra.

3) Va ricordato che la prevista colata di cemento sul lotto va posta in relazione con l’altro PAC “Fontana” di mq 11.500 ca., che sorgerà dirimpetto, sull’altro lato di via Grigoletti. Potrebbe poi essere inoltrato un successivo PAC per la proprietà della villa (ora Cimolai- Le Maout o chi per essa) con previsioni di ulteriore edificazione di altri mc. 1.852,- Il totale della cubatura potenziale relativa alle iniziative delle aree del centro di Fontanafredda sarebbe pertanto di ben 17.900 mc. Questo comprometterebbe in modo fatale l’equilibrio urbanistico del centro di Fontanafredda.

Propongo pertanto di:

- respingere il PAC attuale e prenderlo in considerazione solo di fronte ad domanda unitaria delle due proprietà perché non ha senso l’accettazione di una proposta di intervento parziale in una zona omogenea di cui manca la parte principale, come da motivazioni già esposte: le A3 non sono zone C ad alta intensità!

- verificare ulteriormente da parte degli uffici tecnici il rispetto, nel PAC presentato, del rapporto di copertura del 40% richiesto dalla normativa;

- variare urgentemente le norme tecniche di attuazione per tutte le A (ed anche per le B0) per modificarne l’esagerato rapporto di cubatura 2,50mc/1 mq;

- introdurre nel PRGC i piani di recupero per le zone più delicate di intervento;

- richiedere e valutare eventuali pareri e suggerimenti di istituzioni pubbliche e private preposte alla conservazione dei beni culturali ed architettonici prima di intervenire normativamente su alcune delicate situazioni oggetto del PRG o confrontarsi con l’esperienza di comuni simili.

Confidando che quanto esposto sia attentamente valutato dalla maggioranza e dalle opposizioni per la responsabilità che le decisioni in questo campo comportano nei confronti di tutti i cittadini, porgo distinti saluti.

Franco Anese – Partito Democratico

Osservazioni al P.A.C. "La Fontana"

Al Sig. Sindaco del
Comune di Fontanafredda
Via Puccini 8
33074 Fontanafredda

p.c. ai Capigruppo Consiliari


Fontanafredda, 15.12.09

Osservazione sul P.A.C. “ La Fontana” adottato il 19.10.09


Il sottoscritto Franco Anese, in qualità di Consigliere Comunale del Gruppo del Partito Democratico, esaminata la documentazione agli atti sul P.A.C denominato “LA FONTANA” situato in zona centrale e strategica della frazione di Fontanafredda e ricadente in zona A41, formula qui di seguito le presenti osservazioni.

Ricordo alcuni dati di sintesi:

- Trattasi di intervento che comprende la ristrutturazione di alcuni fabbricati storici, dalle linee architettoniche tradizionali, già adibite ad abitazioni e depositi agricoli, dove alcuni annessi sono anche di particolare interesse storico ed architettonico (ex filanda). Gli edifici sono costruiti con materiali che - in generale - le norme di attuazione al PRGC chiedono di conservare e/o di ripristinare, quali pietra calcarea, mattone, coppi, con particolari attenzione anche agli elementi specifici quali architravi, stipiti, davanzali ecc. I volumi interessati dalla ristrutturazione sono 1.900 mc. ca.
-
Il P.A.C si sviluppa su un’area importante e strategica pari a ca. 6.970 mq. posta tra via Grigoletti, via Monti, la statale Pontebbana e le fontane di acqua risorgiva che storicamente hanno dato il nome a Fonanafredda. La zona è pure contigua - anche se divisa dal rio Paisa - all’area in cui dovrebbe svilupparsi la programmata piazza di Fontanafredda nonché particolarmente sensibile a fenomeni di acque superficiali data la poca profondità della falda. Dei 6.970 mq di superficie complessiva, 1.825 sono relative ad una piazzola a forma di anfiteatro, a dei percorsi pedonali. Altri mq. 910 sono costituiti dall’attuale cortile dei fabbricati, i restanti mq. 4.629 sono toccati dalle nuove costruzioni. Quattro nuovi corpi che giungono fin sulla Pontebbana per ca. complessivi 11.500 mc. L’indice è stato esplicitamente calcolato pari a 2,50 mc/mq. La volumetria totale dell’intervento, compresa la ristrutturazione, assomma a mc. 12.850 per un calcolo incrementale di abitanti di ca. 130 persone.


La zona A41 - in cui è inserita l’area di intervento – risulta essere la meno conservativa delle zone A, classificazione riservata alle strutture ritenute di maggiore pregio del nostro comune. In tali situazioni si procede per P.A.C. approvato o, in mancanza di questo, applicando le prescrizioni delle zone A3. Queste sono – tra le altre – indice edilizio pari a 2,50 mc/mq, indice di copertura massimo 40%, altezza ml. 9,50 (tre piani). Non sono previste aree verdi e neppure parcheggi, probabilmente in quanto presupposte per interventi in aree più ristrette e centrali, cosa che tuttavia viene prevista in questo P.A.C. per ovvie esigenze di mercato e di vivibilità delle residenze. Dal P.A.C., salvo errori, non rilevo invece un’indicazione del rispetto dell’indice di copertura del 40%, che chiedo quindi venga verificata dagli uffici preposti.
In definitiva, tale area sembra svilupparsi più come una zona C accanto ad una ristrutturazione del tipo B0 in zona particolarmente importante per cui aggiungono una serie di elementi di verde e di “valorizzazione ambientale” che dovrebbe forse “controbilanciare” l’immissione di 11.550 mc di nuovo cemento in pieno centro.


Su questa base, le nostre osservazioni possono essere configurate:

- sull’ opportunità strategica di lasciare ad un’iniziativa edilizia così pesante (nuovi 11.550 mc di costruzioni) un’area verde di tale importanza per Fontanafredda. L’esperienza negativa della mancanza di programmazione del centro di Vigonovo dovrebbe insegnare qualcosa e di questo la maggioranza deve rendersi pienamente responsabile di fronte ai cittadini perché è in gioco il futuro urbanistico ed architettonico dei nostri paesi.

- La pesantezza degli interventi si basa per la gran parte su una normativa che riteniamo non chiara e talvolta lacunosa (norme su A41 ed in generale A1, A3 ed anche B0), soprattutto con indici edilizi esagerati. Quei 2,50 mc/mq, già introdotto dalle amministrazioni precedenti, si presta appunto a trasformare delle A in C in modo del tutto subdolo e pure a stravolgere le B0 (che addirittura hanno 4 piani);

- Se l’intervento presente si contestualizza anche con l’altro P.A.C. che sorgerà dirimpetto denominato ”Corte Grigoletti”, portatore anch’esso di altri 4.550 mc., si può desumere che nel giro di poco tempo il centro di Fontanafredda, vicino alle ville Pierozan (ora Cimolai-Le Maout) e Zilli, al locale Fassina, alle “fontane di risorgiva” ci sarà un pesante impatto ben 16.100 nuovi mc. di cemento.

- Vale la pena di dire anche che, in questa precaria situazione di mercato, le aree potrebbero trasformarsi in cantieri senza fine o in costruzioni che non troverebbero dei compratori.

- Le aspettative in capo ai proprietari, di poter sfruttare a pieno le proprie aree, sono comprensibili ma vanno inquadrate ancor di più nella chiarezza di progettualità e di normativa delle amministrazioni. Queste non possono prestarsi, anche inconsapevolmente, per carenza di corretta pianificazione del territorio o per sottovalutazione degli effetti di lacunosità normativa, ad operazioni di privati che compromettano irrimediabilmente la bellezza e la vivibilità dei nostri luoghi. Il mantenimento di armonia e di pregevolezza è anche un fatto economico importante nel medio lungo periodo.