sabato 21 marzo 2009

Elezioni Provinciali...le prime schiarite dopo la vittoria di Zanin alle primarie. Una rondine non fa primavera, ma l'aria fresca toglie le muffe.


Provincia, patto nel centrosinistra
Verso la super-coalizione con Zanin

Dal Gazzettino :
Sabato 21 Marzo 2009,
Pordenone Era il primo incontro di tutto il centrosinistra dopo le primarie del Partito democratico che hanno espresso Giorgio Zanin come candidato del Pd alle elezioni provinciali. Un incontro nel quale si sono poste le basi della possibile coalizione allargata del centrosinistra. Non c’è stata ancora la "fumata bianca", nel senso che non si è raggiunto l’accordo nero su bianco. Ma le premesse - a detta delle diverse forze politiche che hanno partecipato alla riunione - sembrano esserci tutte. E non è escluso, dopo che alcune parti del programma saranno riviste e riaggiustate, che la settimana prossima possa esserci il patto per la "grande alleanza" che appoggerà il 44enne professore che i militanti del Pd hanno premiato alle urne due settimane fa. È chiaro che sono state poste alcune questioni di metodo (l’Italia dei Valori ha sostenuto che Zanin è il candidato ideale, ma ha chiesto che vi sia una concertazione sulla candidatura da parte di tutte le eventuali forze politiche del raggruppamento) e che sul programma alcuni punti devono ancora essere definiti. E proprio sul programma del centrosinistra per la Provincia è stata Rifondazione comunista che ha sottolineato alcune condizioni. Un lavoro di mediazione e limatura che dovrà essere fatto nella settimana che separa dal prossimo incontro. La strada sembra, dunque, ormai spianata. Certo è che dalla riunione di giovedì sera un dato politico è emerso con chiarezza: il gioco delle alleanze nel centrosinistra è stato riavviato dalla vittoria di Giorgio Zanin alle primarie democratiche. «Se avesse vinto il candidato avversario, Sergio Chiarotto - hanno sottolineato diversi esponenti delle varie forze politiche presenti - non ci sarebbe stato il tavolo allargato sul programma e sulla possibile coalizione». Un’alleanza che - se non ci saranno ripensamenti o strappi dell’ultimo minuto - potrebbe abbracciare un insieme di partiti che va dai "Cittadini" fino a Rifondazione comunista. Un centrosinistra che riporterebbe - con un raffronto al quadro nazionale - le lancette dell’orologio politico all’Unione di Romano Prodi. Al tavolo delle trattative, giovedì sera, infatti oltre al Pd, all’Italia dei Valori e ai "Cittadini" (in realtà assenti, ma virtualmente presenti anche perché starebbero per ritirare la candidatura alternativa del sindaco sanvitese Gino Gregoris) c’erano anche gli esponenti di Sinistra e libertà (Sinistra democratica, Socialisti e gli ex Comunisti italiani che fanno riferimento a livello nazionale a Katia Belillo) e di Rifondazione comunista. Un apporto sarà portato anche dalla civica Vivo Pordenone. «Un risultato entusiasmante che verificheremo la settimana prossima», si è limitato a dire Giorgio Zanin. Che però ha voluto dare qualche indicazione in merito all’individuazione dei candidati di coalizione. Una scelta che dovrebbe basarsi su tre criteri: evitare i candidati della "doppia poltrona" (cioé chi intende mettersi in lista sia alla provinciali che alle comunali), volti nuovi che rappresentino competenza e radicamento sul territorio e particolare attenzione alla componente femminile indicando nomi femminili. D.L.

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