sabato 31 gennaio 2009

Articolo del gazzettino sul Consiglio comunale del 29 gennaio

Fontanafredda Borgo Ronche e Regolamento per i servizi alla persona dell’ambito 6.1: questi i punti che hanno animato principalmente la discussione del consiglio comunale di giovedì sera. In merito al primo punto la maggioranza ha approvato una zona commerciale (H22) da realizzare lungo la Statale 13; promotrice la famiglia Zanussi. L’area è infatti incastonata tra la Villa, il nuovo centro residenziale Borgo Ronche e via Ariosto. Cittadini di Ronche e opposizione (nello specifico i consiglieri Franco Anese e Loris Saldan), di fatto chiedevano che venisse formalizzata anche una promessa fatta a suo tempo dalla stessa promotrice in merito al centro di Ronche con la messa a disposizione della frazione di una porzione di terreno da destinare a futura piazza. Come ha ricordato Saldan, «esiste una lettera d’intenti unilaterale fatta dalla proprietà in questo senso». Baviera nel confermare che la lettera del 2003 esiste ha però spiegato «che si tratta appunto di atto unilaterale che ci auguriamo venga mantenuto ma che non ha nulla a che vedere con quanto qui in discussione». Come ha spiegato Bolzonello «l’approvazione della zona commerciale è indipendente da qualsiasi altro possibile ragionamento». La discussione sul regolamento per i servizi alla persona, famiglia e comunità dell’ambito socio assistenziale 6.1 ha registrato invece la vivace diatriba tra Baviera e l’ex assessore Gianfranco Silverii. Quest’ultimo ha accusato il sindaco di essere stato l’unico a sminuire il lavoro dell’ambito «non rendendosi conto che l’unica via per ottenere dei finanziamenti dalla Regione è proprio questo. Contesto poi che parli della mia gente: chi è lui per usare la parola mia?». Baviera in risposta ha confermato «tutte le sue perplessità sulla struttura. Ci siamo ancora perché è vero che è l’unico mezzo per ottenere finanziamenti. Ma posso tranquillamente dire che non sono per niente contento di come viene gestito l’ambito». Anese ha chiesto di creare un gruppo di lavoro, ad esempio a livello di capigruppo, per capire meglio tutto il meccanismo «invitando però a credere di più in questa struttura. Non possiamo parteciparvi seguendo poi politiche nostre : sarà criticabile, ma nemmeno la scelte di affidare tutto ai privati funziona, perché poi siamo noi che paghiamo le rette». Bolzonello nel difendere i criteri (Isee) per l’accesso ai servizi ha spiegato «È stata prodotta una grande macchina burocratica che deve ora trovare la forza di muoversi. Il lato negativo è che la parte burocratica ha più forza di quella politica».

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